Curiosità sul Tartufo Nero
Ci sono reperti storici che dimostrano il forte legame del tartufo con il nostro territorio Spoletino e Umbro.
Uno dei più grandi testimonial del tartufo del XIX secolo fu Gioachino Rossini, che definì il tartufo “il Mozart dei funghi”.
Il forte legame del tartufo al nostro territorio è ben noto anche dal suo nome comune, volgarmente conosciuto come Tartufo Nero Pregiato di Norcia e di Spoleto. Zone molto ricche di questo fungo che negli anni hanno prodotto quasi due terzi della produzione di tartufi neri del mondo.
Il tartufo è un fungo che cresce sotto terra, e appartiene alla famiglia degli Ascomiceti. Si sviluppa in simbiosi con le radici di varie specie arboree, formando micorrize;
Questa simbiosi permette ai due organismi (fungo e radice) di trarre un beneficio reciproco. Nel rapporto di simbiosi, i funghi, sia ipogei come i tartufi, che epigei come i porcini, ricevono dalla pianta ospite i carboidrati necessari al loro metabolismo, i funghi a loro volta aiutano la pianta nell’assordimento dell’acqua e dei sali minerali in particolare azoto e fosforo.
Il tartufo nero instaura questo profondo rapporto con Lecci, Roverelle, Noccioli, Carpini Neri, e Cerri.
Il grande compito di scovare questi preziosi frutti, spetta al nostro fedele amico a 4 zampe, il cane; che con il suo fiuto eccezionale riesce a distinguere e a individuare i tartufi che crescono sotto terra.
Caratteristiche
Aspetto: Ha una forma tondeggiante, a volte irregolare. La scorsa esterna (peridio) ha una superficie verrucosa, con forma piramidale ad apice depresso. Il colore varia dal marrone scuro al nero.
La polpa interna (gleba) è completamente nera, quando raggiunge la sua massima maturazione. Le venature sono biancastre e sottili e fitte ad andamento ramificato.
Odore: E’ il tartufo più profumato, con aromi di sottobosco e funghi secchi.
Gusto: Il più saporito tra i tartufi neri, il suo aroma richiama quello del cioccolato e della nocciola.
Proprietà nutrizionali
Il tartufo contiene buone quantità di proteine ed è generalmente ben digeribile. Contiene sali minerali (calcio, potassio, magnesio, fosforo e ferro), modeste quantità di carboidrati, e principi olfattivi. Sono ricchi, inoltre, di Vitamine dei gruppi A, B, e C.
Consigli d’uso sul Tartufo Nero:
Come usare il Tartufo in cucina
Il tartufo nero è ampiamente apprezzato in cucina a crudo, ma se sottoposto a una temperatura non troppo intensa, si esalta.
Per gustare al meglio questo squisito tartufo si suggerisce un uso promiscuo, grattugiato o a fette.
Ridurre il tartufo in una salsa, grattugiato finemente, con aggiunta di olio evo e sale q.b.
Guarnire il piatto con il tartufo affettato a lamelle sottili.
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Conservazione del Tartufo
Il tartufo è costituito principalmente da acqua, pertanto per mantenere al meglio la sua freschezza si raccomanda di conservare in frigorifero, in un contenitore ermetico, avvolto da carta assorbente, tipo scottex. La carta va cambiata ogni 1/2 giorni per evitare troppa umidità.
È bene conservarlo sporco della sua terra e procedere al lavaggio poco prima del suo utilizzo.
Il tartufo non va conservato nel riso, in quanto assorbirebbe tutta la sua umidità e il suo aroma.
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Utilizzo e pulizia del Tartufo
Il tartufo deve essere lavato in acqua fredda con l’aiuto di una spazzola a setole morbide.
Una volta asciugato con un canovaccio di cotone si procede con il suo utilizzo.
Si predilige l’uso a crudo, affettandolo finemente sopra le pietanze calde, ma il suo aroma si esalta in emulsione di olio extravergine di oliva o burro scaldati dolcemente.
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Consigli per la degustazione del Tartufo Nero
Uno dei modi migliori per gustare il tartufo, e anche uno dei più semplici, è in abbinamento alla pasta fresca o risotti.
Il Tartufo Nero si abbina molto bene anche a secondi di carne rossa o cacciagione; ottimo anche se abbinato al pesce, molto consigliato sulle capasante.
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I Migliori abbinamenti con il Tartufo Nero
Abbinamenti con cibi salati
Uova, formaggi, pasta, riso, carne rossa, pesce.
Abbinamenti con dolci
Gelato alla vaniglia, crema mousseline tipica della pasticceria francese.
Abbinamenti con vini
Il tartufo viene sempre accompagnato ad altri ingredienti; pertanto la scelta del vino da abbinare al tartufo seguirà gli altri elementi protagonisti della pietanza
Bianchi: Profumato, ben equilibrato in freschezza e acidità, e morbido all’assaggio; come un Verdicchio, una Vernaccia, un Muller thurgau, o un Timorasso.
Rossi: Media struttura, come un Barbera, un Pinot Nero, un Chianti classico, un Valpolicella Ripasso, o un Barbaresco.
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