tartufo bianco pregiato prima scelta

Nel mese di ottobre riparte la stagione di raccolta del tartufo Bianco.

In Umbria dall’ultima domenica di settembre, e nel resto del paese entro il primo di ottobre. La raccolta durerà per tutto il periodo di fruttificazione fino al 31 dicembre, in alcune regioni fino a fine gennaio.

Quello bianco o Trifola è il tartufo più pregiato e ricercato tra tutte le tipologie, cresce solo in Italia, Istria e Slovenia ed è conosciuto in tutto il mondo come “il bianco d’Alba”.

In realtà si riproduce in molte regioni italiane e oltre che in Piemonte è presente lungo l’appennino in Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. Cresce dalla pianura fino ai 600 mt. di altitudine in terreni soffici e umidi ricchi di calcio.

Il suo nome scientifico è “Tuber Magnatum Pico” l’etimologia deriva dal fatto che è destinato ai magnati, i grandi signori della tavola, Pico invece è il nome del medico di Torino che ne descrisse per primo le caratteristiche nel 1788.

 

Le caratteristiche del Tartufo Bianco

Richiama la forma e il colore della patata gialla. È il tartufo che può raggiungere le maggiori dimensioni: dalla grandezza di una noce fino a quella di un’arancia. Si caratterizza per il peridio (scorza esterna) liscio, di colore giallo ocra o giallo olivastro, la gleba (polpa), negli esemplari maturi è di colore bianco grigiastro e vira verso il giallo ocra o nocciola, con venature molto sottili.

A differenza del tartufo nero, che può essere coltivato, il tartufo bianco cresce e si riproduce solo spontaneamente e inoltre il periodo di produzione è molto breve.

Questi due fattori, uniti allo straordinario sapore e alla fragranza del tartufo bianco fanno sì che il suo costo sia più elevato.

 

Dove raccogliere il Tartufo Bianco in Umbria

In Umbria cresce una varietà eccellente di tartufo bianco, principalmente nei territori calcarei dell’Alta Valle del Tevere (Città di Castello, Umbertide, Pietralunga, Montone, Monte Santa Maria Tiberina, Citerna, San Giustino, Gubbio, Scheggia, Pascelupo, Costacciaro) e nei territori dell’Orvietano (Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Allerona, Ficulle, Parrano, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Fabro).

 

Come conservare il Tartufo Bianco

L’aroma del tartufo bianco è penetrante ma gradevole, con sentore di aglio e si gusta completamente se consumato a crudo, tagliato con l’apposito affetta tartufi in lamelle sottilissime. Consigliamo di consumarlo fresco, in quanto eventuale surgelazione o essiccazione incidono negativamente sulla fragranza del tartufo fresco. E’ possibile conservarlo fresco in frigo, avvolto in carta assorbente, in un contenitore chiuso ermeticamente e consumarlo nell’arco di 3-4 giorni dall’acquisto.

 

Il Tartufo Bianco in cucina

Tra i tanti piatti della tradizione umbra non si possono dimenticare le tagliatelle al tartufo bianco tipiche dell’Alta Valle del Tevere.

Segui la nostra ricetta Tagliatelle al Tartufo Bianco dell’Alta Valle del Tevere

 

Fiere del Tartufo Bianco d’Alba

A Ottobre, si tiene come tutti gli anni, la fiera internazionale del Tartufo Bianco D’Alba, che giunge nel 2020 alla 90^ edizione, è una delle principali vetrine di alta gastronomia delle eccellenze Italiane. La  fiera ha una grande rilevanza internazionale, tanto che un visitatore su quattro è straniero. La fiera si articola nei fine settimana tra la prima metà di ottobre e la seconda di dicembre.

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